Volevo salvare il mondo… ma poi ho salvato la “zucca”
Gianpietro Meinero, quando, ricoverato in una stanza di ospedale, nell’agosto del 2011, ha iniziato a scrivere i ricordi della sua vita, della famiglia, dei successi e delle sconfitte, degli incontri con i tanti amici, che ha conosciuto, non sapeva se avrebbe terminato questo lavoro. A distanza di quasi dieci anni il testo è diventato un libro, una storia che tiene insieme i ricordi dell’autore con i suoi sentimenti, le preoccupazioni, gli amori, le passioni e i suoi sogni, a volte anche le delusioni e le paure.
Sinossi
Gianpietro Meinero, quando, ricoverato in una stanza di ospedale, nell’agosto del 2011, ha iniziato a scrivere i ricordi della sua vita, della famiglia, dei successi e delle sconfitte, degli incontri con i tanti amici, che ha conosciuto, non sapeva se avrebbe terminato questo lavoro. A distanza di quasi dieci anni il testo è diventato un libro, una storia che tiene insieme i ricordi dell’autore con i suoi sentimenti, le preoccupazioni, gli amori, le passioni e i suoi sogni, a volte anche le delusioni e le paure. Sindacalista fuori dagli schemi, ma anche un politico, nel senso più bello della parola, sempre attento all’impegno nel sociale, si racconta senza veli. Partendo dai ricordi dell’infanzia e ripercorrendo vicende controverse, che hanno animato e animano ancora il dibattito politico della Val del Bormida di Millesimo, devastata dal disastro ambientale dovuta alla presenza di una fabbrica fino agli anni 80 altamente inquinante. Con una prosa veloce e ricca di immagini e suggestioni intreccia tratti del racconto di famiglia con la ricostruzione di episodi di politica locale e nazionale, per arrivare all’impegno per la difesa della biodiversità, partendo dal recupero dei semi di una zucca.
dettagli
Informazioni aggiuntive
Peso
300 g
Autore
Gianpietro Meinero
Formato
16.8 x 24 cm
Pagine
300 b/n
Informazioni aggiuntive
Peso | 300 g |
---|---|
Autore | Gianpietro Meinero |
Formato | 16.8 x 24 cm |
Pagine | 300 b/n |