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Sanremo The Story

Il Festival di Sanremo ha formato per anni la vox populi con motivetti, slogan, battute e canzoni. Questo libro racchiude i 60 anni del Festival”

Sinossi

Il Festival di Sanremo ha formato per anni la vox populi con motivetti, slogan, battute e canzoni nati al Casinò o all’Ariston e che sono tuttora tra noi. Ma le fotografie di Moreschi e i testi di Claudio Porchia ci descrivono anche l’imago populi: 60 anni di scatti racchiudono la nascita di una nazione. Ne sono una dimostrazione la lettera che la Rai inviò alle case discografiche nel 1950 in cui invitava a partecipare alla kermesse con canzoni in lingua italiana (in tempi in cui si preferiva il dialetto!) e la straordinaria idea di Amilcare Rambaldi del concorso canoro che nacque ufficialmente nel 1951 come Festival della Canzone Italiana e che cambiò per sempre la stessa musica italiana. E si ha l’impressione che Moreschi sia riuscito a fotografare anche quella… Molte le immagini di personaggi: la prima Nilla Pizzi con un vestito alla Hayworth che non metterà mai più; Claudio Villa che arriva a Sanremo in treno; Modugno scatenato in una pubblicità per una marca di apparecchi radio; Celentano ripreso dietro una selva di garofani che canta spalle al pubblico; Mina agli esordi; Mike Bongiorno alla prima esperienza ma già padrone del video; Patti Pravo e le sue prime scandalose trasparenze. Non mancano foto di situazioni: i cantanti e i musicisti a messa dai Frati Cappuccini prima dell’apertura; Gino Cervi-Maigret che s’aggira con la sua pipa per i camerini a controllare che sia tutto regolare; il faccione stupito di Louis Armstrong costretto da Pippo Baudo ad abbandonare il palco dopo “When the saints go marchin”. E ancora la kermesse e la sua evoluzione: il legame con i fiori, la floricoltura ed il Corso Fiorito, una volta vicino e quasi parte del Festival. Preziose anche le interviste, come quella a Dario Fo sul ControFestival di Villa Ormond nel 1969 che ben illumina l’atmosfera di quegli anni, o l’esperienza di cronista di Giampiero Moretti che racconta la meccanica del Festival da dentro. Sanremo the Story è, dunque, un catalogo per tutti, vicini e lontani, giovani e meno. Per capire ciò che ogni anno, per una settimana, si ripete ormai come un rito.

dettagli

Informazioni aggiuntive

Peso 450 g
Autore

Pepi Morgia

Formato

21,5cm X 21cm

Pagine

96

Interno a colori

SI

Autore

Pepi Morgia
Cresce a Genova, città in cui si diploma all’Accademia di belle arti in scenografia. Inizia l’attività professionale nel 1970, dapprima come tecnico delle luci e in seguito come regista; entra nel mondo musicale nel 1973, lavorando per Le Orme. A partire dal 1975 è il regista e il tecnico luci di tutte le tournée realizzate da Fabrizio De André (suo amico, che chiamava Morgia con i soprannomi principe anarco-monarchico, Capitan Fracassa e Corsaro Nero), compresa quella realizzata nel 1978 con la Premiata Forneria Marconi e tutte quelle da cui sono tratte videocassette e DVD; è anche regista degli spettacoli televisivi realizzati da alcuni tour. Sempre nel 1975 è tra i fondatori, a Genova, del Teatro della Tosse (che, dopo un’attività ventennale, ha vinto il Premio Speciale Ubu per l’attività di ricerca). Oltre che con De André, ha lavorato con moltissimi altri grandi nomi della musica leggera italiana ed estera, seguendo come regista le tournée e gli spettacoli teatrali; tra i tanti ricordiamo Ornella Vanoni, Gino Paoli, Claudio Baglioni, Paolo Conte, Ivano Fossati, Patty Pravo, Pino Daniele, Fiorella Mannoia, Mireille Mathieu, Elton John, David Bowie, Roxy Music, Genesis. Nel 1992 viene nominato Ambasciatore del Principato di Seborga (di cui è divenuto cittadino due anni prima) a Roma. L’anno successivo è il regista del tour mondiale di Zucchero, mentre nel 1994 segue il ritorno sulle scene di Adriano Celentano. A Torino si occupa, nel 1996, dell’illuminazione della Sacra Sindone, nel Duomo di Torino, in occasione dell’ostensione di quell’anno. Nel corso degli anni ha lavorato per l’Expò di Siviglia del 1992, per l’Expò di Lisbona del 1998 e per l’Expò di Hannover del 2000. Nel 2000 viene nominato Direttore Artistico del Festival Nazionale dell’Umorismo Cabaret Amore Mio!, che si svolge a inizio agosto nella città marchigiana di Grottammare, ed in tale veste segue tutte le successive edizioni fino alla scomparsa. Viene nominato nel 2004 Direttore Artistico del Comune di Sanremo, ed in tale veste segue tutte le successive edizioni del Festival di Sanremo. Nel febbraio 2007 segue il ritorno sulle scene insieme di Lucio Dalla e Ron, in uno spettacolo accompagnato da un’orchestra d’archi, dal violinista Lino Cannavacciuolo e dalla compagnia di mimo e danza Kataklò. Nel 2009, in occasione dei dieci anni dalla morte di Fabrizio De André, cura, insieme a Guido Harari, Vincenzo Mollica e Vittorio Bo, l’evento “Fabrizio de Andrè. La mostra” a Genova e a Nuoro. Nel 2009/2010 è il regista del tour di Cristiano De Andrè “De Andrè canta De Andrè”. Nel 2010 si occupa dell’allestimento della mostra Sanremo story. 60 anni di musica italiana, sulla Storia del Festival di Sanremo, prodotta da Vincenzo Russolillo per Gruppo Eventi mostra che viene presentata anche in Israele e in Russia.