E’ finalmente disponibile il nuovo libro di Arturo Viale.
Un nuovo romanzo dello scrittore ventimigliese che tratta il tema dei rapporti fra la provincia di Imperia e la vicina Provenza
Al centro del racconto Biot, un piccolo borgo francese nell’entroterra della Costa Azzurra, con pochi abitanti, ma con numerosi turisti, soprattutto italiani, che affollano vicoli e piazze, negozietti e gallerie d’arte e i tavolini dei bistrot. Ambientate in questo bellissimo villaggio provenzale, l’autore rivela, in sospeso fra il vero e il fantastico, storie nascoste di migrazioni, di famiglie, che scappando da Oneglia cercano l’America nella vicina Costa Azzurra. Grazie ad una narrazione sempre piacevole e scorrevole queste storie diventano un appassionante racconto della famiglia Aurigo, che dal 1400 arriva fino ai giorni nostri.
“Ci saranno più giare di Biotto in terra che stelle nel cielo. Non ti faremo un monumento, tu non sei mai stato per queste cose. Ma parleremo di te, Luca Aurigo, come di una semenza, di una scintilla, di un esempio, fintanto che generazione dopo generazione ci sarà, con orgoglio, uno dei nostri.” “La gente di Oneglia era finita qui perché l’America non c’era ancora. Conoscevano la fame, la miseria, i soprusi, la fatica che forse in giuste dosi fanno crescere e muovere gli uomini; avevano la forza per cercare di migliorare, ma l’America, l’Australia, non c’erano ancora. Fu la fortuna per questa gente, altrimenti avrebbero traversato anche l’oceano“.
La…Merica non c’era ancora – Arturo Viale
Arturo Viale è nato a Ventimiglia nel 1952 da padre indigeno e madre lombarda che si erano accasati nel 1950 sulle rovine della guerra. Ha lavorato in Banca con soddisfazione nella zona tra Imperia e Nizza per più di quarant’anni, arrivando vivente alla pensione. Gli sono sempre piaciuti i ricordi e le storie.
Con lo stesso editore ha pubblicato “Oltrepassare – storie di passaggi tra Ponente Ligure e Provenza” nel 2019.